A dicembre 2019 è partito il progetto “Educare, insieme si può! Famiglia e Scuola in cambiamento: possibili sinergie per potenziare ciascuno nel proprio ruolo “Educativo”. Uno spazio di riflessione e condivisione per poter riconoscere le proprie risorse e costruire insieme, una relazione sana tra adulti e bambini.
Il progetto è promosso dall’associazione CollegaMenti 3.0 APS in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Del Mare di Ravenna e grazie al contributo di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Le scuole coinvolte sono: Scuola Primaria “Masih” e Scuola Secondaria di I° Grado “Alighieri” di Lido Adriano, Scuola Primaria “Moretti” di Punta Marina e Scuola Primaria “Garibaldi” di Porto Corsini.
Se la conflittualità tra i genitori è intensa e prolungata nel tempo, soprattutto in situazioni di crisi (difficoltà economiche, trasferimenti e spostamenti geografici, fasi del ciclo di vita, separazione coniugale, lutti, malattie, eventi traumatici improvvisi, nascita di un figlio ecc.), essi possono incontrare difficoltà nell’entrare in sintonia con i bisogni dei figli e dare risposte adeguate. I bambini possono vivere confusione,instabilità e la paura di “perdere” i propri punti di riferimento genitoriali. Gli effetti si riflettono anche nel contesto scolastico: per i bambini (difficoltà di apprendimento,di gestione comportamentale e d emotiva nei rapporti con i pari e insegnanti) e gli insegnanti (difficoltà di gestione, comprensione del disagio/vissuti dell’alunno e nel rapporto con i genitori).
Il progetto si pone l’obiettivo di promuovere interventi psicoeducativi per facilitare e sostenere sia gli insegnanti, i familiari che i bambini nell’espressione di stati emotivi, nella lettura e nella comprensione di eventuali dinamiche legate a situazioni di crisi, attraverso la creazione di uno sportello di ascolto psicologico, gruppi di incontro informativi e psicoeducativi e laboratori psicoeducativi ed espressivi. Ciò consentirà, attraverso un lavoro di riflessione e condivisione, il riconoscimento a ciascuno del proprio ruolo e la costrizione di un linguaggio comune capace di creare un cotesto facilitante la risoluzione dei conflitti in atto e migliorare la funzione educative.